Nome volgare
Carpino bianco
Nome latino
Carpinus betulus
Famiglia
Corylaceae
Caratteristiche
Albero, qualche volta arbusto, a fogliame deciduo, che può raggiungere l'altezza di 20 metri; chioma espansa con portamento a forma di cono, molto ramificato, di colore verde lucente; tronco diritto con rami ascendenti; corteccia grigio-brunastra liscia, ma con strisce più chiare che formano un disegno a rete.
Foglie
Lamina ellittica, con base simmetrica e apice acuto, allargata verso l'apice; nervature pronunciate, ma senza secondarie; margine con doppia dentellatura; inserzione alterna.
Fiori
Infiorescenze raccolte in grappoli semplici penduli, detti amenti, le maschili sono gialle lunghe, mentre le femminili sono piccole, verdastre, erette all'apice dei ramuli; sono portate separate sulla stessa pianta in marzo-maggio.
Frutti
Infruttescenze giallo-verdastre, poi brunastre, pendule, formate da brattee che facilitano il trasporto e la disseminazione per mezzo del vento, portanti ognuna una piccola noce.
Habitat
Prospera su terreni argillosi. Presente ma non diffusissimo in tutta Italia, escluse le isole, nei boschi e arbusteti di latifoglie; predilige un clima temperato.
Utilità
Fornisce legna da ardere. Le foglie, un tempo, servivano come alimenti per il bestiame. Con il suo legno duro si possono costruire giocattoli ed oggetti vari e fabbricare attrezzi da lavoro. E' stato impiegato per realizzare dei labirinti nei giardini.
Osservazioni
Insieme al cerro ed alla farnia, un tempo formava estese foreste che ricoprivano tutta la pianura Padana.
Si potrebbe confondere con il carpino nero, molto simile ma con differenze sostanziali: nel primo le foglie sono più larghe verso la base e più affusolate; le prime nervature si ramificano formando delle nervature terziarie; e i frutti sono piccoli, globosi, simili a quelli del luppolo.
Questo albero ha un'importanza da non sottovalutare, poiché il ricco fogliame ripara dal rumore e dal vento.