Vengono denominati fontanili quelle sorgenti ricavate da falde acquifere sotterranee, utilizzate per il rifornimento e l'irrigazione dei campi.
Con le loro acque fresche e cristalline e le rive ombrose sono stati, in tempi passati, luoghi ameni ed assai ambiti per le stanche membra dei lavoratori dei campi, per le fronti bruciate dal sole, per le gole arse dalla sete.
Per dissetarsi ci si serviva di un barilotto di legno (barlet). Da questo l'acqua veniva spillata tramite un rubinetto d'ottone, e una volta vuotato lo si tornava a riempire con l'acqua pura del fontanile. Il barilotto veniva sempre lasciato parzialmente immerso nella sorgente per preservarlo dalla calura.
I fontanili erano fiancheggiati da una rigogliosa vegetazione spontanea, che diventava rifugio sicuro per varie specie di uccelli.
Nella foto a lato, il "Fontanone", una risorgiva presente a Parona.