Carlo Giuseppe Signorelli

Nato a Parona nel 1782, figlio primogenito di coniugi benestanti, laureato ingegnere nel 1805 a Pavia e nel 1814 a Torino, dopo il matrimonio con donna Maria Ferdinanda De Marchi Tornielli, no-bile paronese, nel 1818 si trasferì a Sassoferrato (Marche). Nel 1820 ebbe il titolo di Conte di Sassoferrato e proseguì nel suo incarico di ingegnere di fiducia dello Stato Pontificio. Nel 1828, alla morte della moglie, si trasferì a Viterbo, si risposò ed ebbe due figli. Con testamento del 1864 volle destinare tutte le sue proprietà esistenti in Parona alla fondazione "Opera Pia Signorelli" presso la Congregazione di Carità di Parona. L'ingegner Signorelli è morto a Viterbo nel 1865, dove risulta tuttora sepolto nella chiesa di Santa Rosa. Il valore di quel patrimonio ha dato la possibilità alla Amministrazione Comunale di realizzare l'attuale Casa per l'Anziano di via Gramsci.

Al benefattore è stata intitolata la piazza antistante il municipio ed è anche stato dedicato un libro scritto da Mario Rampi.

Elvira Legnazzi

L'edificio scolastico Un altro personaggio importante nato e vissuto a Parona è stata una generosa signora che si chiamava Elvira Legnazzi (3/4/1842 - 28/3/1899). Non avendo figli né altri eredi, alla sua morte volle destinare all'istruzione dei bambini una casa di sua proprietà, oltre a una somma di denaro per la costruzione delle quattro aule scolastiche (un tempo il corso di scuole elementari comprendeva 4 anni di studio). Nella foto a lato, l'edificio scolastico in una foto del 1984.

Oggi, una delle vie in prossimità della scuola si chiama appunto "Elvira Legnazzi", a ricordo della generosità di questa persona.