Le Chiese di Parona

Nel XII secolo il borgo di Parona si stava formando; certamente non mancava una piccola chiesa, che, all'epoca, era abitudine costruire vicino al camposanto. Le cronache ci narrano di due chiese presenti a Parona: la chiesa parrocchiale, dedicata a San Pietro Apostolo, e la chiesa di San Siro. Delle vicende storiche legate ai due luoghi di culto trattiamo in apposite pagine, mentre qui ci limitiamo a sottolineare un fatto che rende bene l'idea della fede dei nostri antenati.

Nel 1821 la chiesa parrocchiale subì un crollo, e quindi la nostra Comunità si trovò nella necessità di dover ricostruire l'edificio. Per finanziare questa opera colossale, i paronesi decisero di imporsi una tassa: infatti, tutti gli abitanti di età superiore ai sette anni si impegnarono a versare una lira all'anno, fino alla completa estinzione del debito verso i costruttori. Non solo, ma contribuirono alla costruzione della chiesa con un imponente passamano di centinaia di migliaia di mattoni, dalla fornace dove venivano prodotti, fino al cantiere di costruzione.

Religiosi

A Parona sono nati diversi sacerdoti e un numero ancor maggiore di religiose. In particolare, sono molte le suore Missionarie Immacolata Regina della Pace, ordine fondato nel 1919 a Mortara da padre Pianzola (da Sartirana), nate a Parona e che proprio qui iniziarono la loro attivitā missionaria.

Per il XIX secolo, è da segnalare il caso della paronese suor Maria Innocenza Colli, nata nel 1849; divenuta suora francescana, nel 1888 partiva missionaria per l'Egitto. Era la sorella di Pasqualina ed Elena Colli, "quelle delle Offelle". La sua personalità si desume dalla sua preziosa corrispondenza autografa. Non sappiamo con precisione quanto tempo sia durata la sua attività in territorio africano, prima del suo rientro a Roma, dove trascorse gli ultimi anni della sua vita; morì "in concetto di santità" nel dicembre del 1925, a 76 anni.

Nel 1947 accadde un fatto straordinario. Un quotidiano riporta che le salme di due suore, sepolte nel cimitero di Roma, furono rinvenute intatte, come se la morte risalisse a poche ore prima. Ed una delle due era proprio suor Maria Innocenza. La sorpresa divenne sbalordimento quando si notò che il giglio posto tra le mani di questa suora era ancora fresco, come se fosse appena stato reciso. Non si sa nulla a proposito dell'inchiesta ecclesiale che fece seguito al ritrovamento, però questo fatto merita certo attenzione.

La devozione a Maria SS.

La religiosità popolare č stata sempre molto legata al culto della Vergine Maria. In primo luogo non si può tralasciare la festa della Madonna del Rosario, il 7 ottobre. Questa ricorrenza è diventata a tal punto cara alla gente da aver "soppiantato" la festa del titolare della chiesa parrocchiale, San Pietro, diventando tradizionalmente la festa patronale. Ed è un caso veramente molto raro.

Un'altra prova dell'importanza del culto mariano è costituita dagli innumerevoli affreschi (ormai quasi tutti scomparsi) che apparivano nelle nicchie di molte case; quasi tutti raffiguravano la Vergine con grande varietà di immagini: la Madonna del Rosario, la Vergine con il Bambino, la Pietà e la Madonna di Caravaggio.

Ancora, segno della devozione a Maria è la cappelletta chiamata "La Madonnina" (a lato un'immagine dell'interno), al termine di via Lorenzo Toma, in cui si trova un affresco, restaurato di recente, di una Vergine con Bambino; qui, nel mese di maggio, ancora oggi si riuniscono le famiglie per la recita del Rosario.

E un'altra piccola cappella con un affresco raffigurante la Madonna del Rosario si trova sulla strada che conduce alla cascina Scocchellina.

La Chiesa di Sant'Anna

Il santuario più caro alla gente di Parona, anche se si trova in territorio di Cilavegna, è senza dubbio quello di Sant'Anna. La tradizione popolare parla di un antico trafugamento, da parte dei cilavegnesi, del pregevole dipinto raffigurante S. Anna con la Madonna, che si trova ora esposto alla venerazione; si dice che originariamente si trovasse in una chiesetta del territorio paronese.

Rimane il fatto che nel corso dei secoli si è sviluppato un vero e proprio attaccamento dei paronesi nei confronti di questo santuario. Ed in occasione della festa di Sant'Anna, il 26 luglio, ancora oggi sono in molti a raggiungere la chiesa percorrendo la strada di campagna lungo il canale per offrire le proprie preghiere alla Santa.