Fino a qualche decina d'anni fa, il dialetto era comunemente utilizzato in ogni famiglia paronese. Col passare del tempo, tuttavia, la lingua italiana ha soppiantato la parlata cara ai nostri vecchi, e i bambini del giorno d'oggi, purtroppo, a volte non capiscono quasi nulla di quel linguaggio così ricco e colorito.
Il dialetto pavese, cioà l'insieme delle parlate della Provincia di Pavia, appartiene al gruppo delle lingue gallo-italiche; si discute se, poi, appartenga in misura maggiore al sottogruppo lombardo-occidentale, o a quello emiliano. Nella "lingua" Lomellina, infatti, sono chiare le assonanze con il francese e con parlate tipiche del piacentino, o del vicinissimo novarese.
Trascrivere il dialetto non è così semplice: essendo una lingua più che altro parlata, esso non possiede una vera grammatica. Per riuscire a leggerlo, esistono diverse regole di scrittura e di pronuncia, elaborate da diversi storici locali; non esiste, tuttavia, un metodo comune, e capita che sia molto difficile riuscire a leggere le diverse trascrizioni.
In dialetto, le vocali si moltiplicano come per magia: oltre alle solite a, e, i, o, u, infatti, esistono la "ö", una "o" molto chiusa come in föch (= fuoco), la "ü", chiusa come in utüm (= autunno), e la "ä", che ritroviamo in termini come mälga (= granoturco). La "s", poi, può essere pronunciata in due modi diversi: sonora, come in ris ( = riso), o dolce, come in parsòn (= prigione). Nel secondo caso, a volte, al posto di “s” si scrive “z”.
Qui, per semplicità, le parole in vernacolo saranno trascritte in modo molto lineare, per facilitarne la lettura. Forse in questo modo andranno perse alcune sonorità, ma il tutto va a vantaggio di una maggiore comprensione. E' da evidenziare che, in fine di parola, quando la "c" ha un suono dolce, e va letta come in “ciliegia”, viene trascritta “cc”. Quando invece ha un suono duro, come in "cane"”, viene trascritta “ch”.
Nelle parole qui riportate sarà segnato l'accento, in modo che venga data la giusta intonazione.
Detto ciò, vediamo un piccolo vocabolario dei termini più usati o curiosi. Vi stupirete di come alcuni siano del tutto diversi dai nomi italiani!
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